Catanzaro. L'Alba di un nuovo giorno.
L'alba di un nuovo giorno.
Il nuovo libro fotografico di Beppe Mazzocca.
Nel 1987, dopo una decennale, tormentata, ricerca iconografica, ho pubblicato un volume
con i ricordi di: "Cara Catanzaro", in cui le fotografie, unite ai testi di molteplici appassionati
contributi di Catanzaresi, evidenziano la bellezza dei personaggi, con i vestiti e negli ambienti
d'epoca, delle periferie, delle vie, delle piazze. Si poteva contemplare l'insieme, con al centro il
vecchio Corso, quale originariamente era, con i ridenti particolari architettonici e con quant'altro
caratterizzava un breve periodo vissuto dalla Città. Il lavoro, non tanto per realizzare un desiderio
puramente rievocativo, inteso a ripercorrere un segmento temporale trascorso, quanto per
testimoniare un momento in cui i catanzaresi amavano vivere con eleganza e compostezza, aldilà
del ceto d'altronde comprovato da viaggiatori ed ospiti illustri.
La lunga ricerca, conclusa in quel volume, mostra una città colta e bella, il cui fascino si
intensificava col passare degli anni ma si avverte l'amarezza, davanti ad un improvviso arresto,
uguale al sopravvenire di una notte profonda, senza sogni e senza risveglio.
Alla Catanzaro di allora, ha fatto seguito, per cause per me incomprensibili e misteriose,
l'inizio, siamo negli anni sessanta, della fine di un amore per la città. Si può notare, che se la
seconda guerra mondiale ha portato incursioni nemiche, bombardamenti e rovine, più devastanti
sono state le distruzioni ai singoli aspetti ed all'insieme del vissuto. Tali fatti sono apparsi
chiaramente agli occhi di tutti, nel corso delle amministrazioni che si sono succedute, incuria,
mancanza di amore, volontà e fantasia.
E' da dire, che la città ed i suoi abitanti non sono stati più creatori di civiltà ma costretti a
diventare consumatori di quanto avveniva altrove, mentre le prospettive di futuro si allontanano
sempre più. Al pari di chi ha perduto un treno e lo rincorre a piedi finchè lo vede scomparire e la
distanza oramai è irreparabile.
E' innegabile la responsabilità personale di ognuno di noi, nelle possibilità reali di
rinnovamento. Dopo la notte, è l'attesa di un nuovo giorno, che aspettiamo con la nostra fantasia,
con la nostra tristezza e insieme, per accellerare l'avvento della luce con l'appassionata
proclamazione del vero e del bello e i versi dei Salmi, "svegliare l'Aurora !".
Ora ho cercato di scrivere, con la luce ed evocare e portare avanti l'immagine della mia città BELLA, come è stata prima e come vorremmo tornasse. Fotografare vuol dire, "scrivere con la luce", io offro immagini della città in diverse angolature, per come rivelate all'alba, quando ancora è dormiente o ai confini della luce del sole, che sorge, al tramonto e con i colori a volte fluidi, a volte accesi o in quel controluce che crea l'ombra profonda quasi per nascondere le cose oppure per dare quella forza evocativa che è dell'indefinito e dell'incompiuto. Catanzaro si mostra generosa, donando colori alle componenti essenziali, che sono le nuvole, che variano e diventano disegni di luce, a volte interessanti, rilassanti, intriganti, con all'orizzonte il mare, preceduto da fari e sorgenti di luce accecanti poi sfumati, offrendo alla fine, uno sfondo di fiochi puntini di innumerevoli colori. Il reportage fotografico e gli scritti di chi ha collaborato sono testimonianza dell' amore antico è l'augurio alla CARA CATANZARO, di rinascere finalmente per come l'alba il nuovo giorno.
Ora ho cercato di scrivere, con la luce ed evocare e portare avanti l'immagine della mia città BELLA, come è stata prima e come vorremmo tornasse. Fotografare vuol dire, "scrivere con la luce", io offro immagini della città in diverse angolature, per come rivelate all'alba, quando ancora è dormiente o ai confini della luce del sole, che sorge, al tramonto e con i colori a volte fluidi, a volte accesi o in quel controluce che crea l'ombra profonda quasi per nascondere le cose oppure per dare quella forza evocativa che è dell'indefinito e dell'incompiuto. Catanzaro si mostra generosa, donando colori alle componenti essenziali, che sono le nuvole, che variano e diventano disegni di luce, a volte interessanti, rilassanti, intriganti, con all'orizzonte il mare, preceduto da fari e sorgenti di luce accecanti poi sfumati, offrendo alla fine, uno sfondo di fiochi puntini di innumerevoli colori. Il reportage fotografico e gli scritti di chi ha collaborato sono testimonianza dell' amore antico è l'augurio alla CARA CATANZARO, di rinascere finalmente per come l'alba il nuovo giorno.